Ciclo revival: Una mamma per Amica

Potrà sembrare un telefilm stupido, ma che ci volete fare? Avevo più o meno dieci anni quando iniziò e l’idea di quel rapporto idilliaco tra madre e figlia mi ha stregata. Quando è uscita la nuova stagione l’ho vista direttamente, senza passare dal ripasso generale che di norma non evito mai, ma si trattava di sette stagioni da 45 minuti a puntata, avrei dovuto aspettare per lo meno un mese ed ero troppo curiosa. Oggi ho concluso quel grande ripasso, anche la settima stagione che avevo boicottato perché Logan mi aveva stufato e Lorelai non stava più con Luke, inammissibile! Devo ammettere che il mio giudizio generale è molto cambiato, ovviamente ho un’altra età e un altro modo di vedere le cose, ma questa serie rimane nel mio cuore con i suoi pro e contro.

Lorelai, per quanto sia un personaggio di pura invenzione, poiché nessuno è in grado di parlare, bere caffè e mangiare in quella maniera, rimane nel mio cuore. Da piccola riuscivo a vedere solo questo atteggiamento super positivo, una figlia divenuta madre, sicuramente troppo presto, ma che era stata capace di spezzare tutti i circoli viziosi, crescendo la sua bambina nella spensieratezza, tra lustrini e cose pelose, ascoltandola, amandola e rendendola molto sicura delle sue capacità, forse un po’ troppo con il senno di poi. Oggi mi trovo a pensare che forse un “Bella, anche meno” a Rory glielo poteva dire  ogni tanto. Rory rimane sempre fastidiosa, con le sue ansie da prestazione e con il suo bad mood quando non riesce ad ottenere qualcosa. Il fallimento è all’ordine del giorno baby, mi verrebbe da dirle. Non è neanche così santa come pensano tutti, ha spezzato più cuori lei di tutte le sorelle Kardashian messe insieme e come ha fatto a non capire che l’uomo della sua vita fosse Jess, ancora mi è oscuro. Ma sopratutto quale sarà il nome completo di Jess? Bah… rimarrà un mistero. Da meno non è neanche la madre, con tutte le sue relazioni strampalate e tutti che la vogliono sposare. Ma cosa avranno queste ragazze Gilmore?

Uno scambio di battute simile a quelle di questa serie non sono minimamente sostenibili nella vita reale, sono palesemente studiate a tavolino. Non solo le ragazze Gilmore sembrano avere questo super potere, ma tutti il cast al completo. Ora trovare due persone del genere è quasi impossibile, figuriamoci un’intera città, ma un sorriso me lo strappano sempre. Ogni personaggio è sopra le righe, caricato a molla ma, seppure esagerati, credo riassumano bene il genere umano in tutta la sua interezza. Forse è questa la sua grande forza, raccontare la vita, ma con una marcia in più, o forse sei di troppo.

Ammetto che quando sono arrivata alle ultime puntate della settima staggione, ho avuto una stretta al cuore, un’epoca stava finendo. Rivedendo tutto d’un fiato, rivivendo ognuno dei sette anni che ci raccontano, mi sono ritrovata ancora una volta ad essere quella ragazzina che si avvicinava all’adolescenza, seduta sul divano della casa al mare che preferiva vivere nelle puntate di un telefilm e ciò che sono ora. Una ragazza che non ha più bisogno di mondi paralleli per sopravvivere, ma a cui è rimasta comunque una grande passione. Ho sentito il tempo passare quando mi sono accorta che la prima e l’ultima puntata si concludono esattamente nella stessa maniera. Le ragazze Gilmore che parlano ad un tavolo della tavola calda di Luke. Come per dire che la vita fa giri immensi, ma alla fine torniamo negli stessi posti e con le stesse persone, molto probabilmente quelle giuste. L’ottava stagione è una degna conclusione, ogni personaggio trova la sua strada e con il colpo di scena finale di Rory incinta.

Forse tra altri dieci anni produrranno una nona stagione, con tutti ancora più vecchi e Rory permetterà a Jess di fare da patrigno alla sua bambina? Si, sicuramente sarà una bambina.

Sei appena stato nella Virgozone e spero ti sia piaciuto.

2 Comments

  1. io l’ho adorato e lo porto nel cuore… se qualcuno pensa sia stupido sai cosa me ne frega?? a me ha fatto sorridere, commuovere, emozionare, riflettere, divertire…

    Io non ho mai avuto grandi rapporti con i miei, in qualche modo questo è uno dei tanti elementi che ha colmato parte di quella lacuna ma sopratutto mi ha aiutato a farmi un idea sul tipo di padre che volevo essere…

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